tratto dal libro di Francesco Monteleone “Il tempo necessario a meravigliarsi”. Testi a cura di Biondaux
La società, è stata divisa in: padroni, operai e disoccupati. Io, rientro nella categoria dei disoccupati cronici. Mi presento sono Luigi Cronico. Uno, che sta sempre in ferie, senza avere mai un giorno di riposo. Sono nato il 1 Maggio festa dei lavoratori abito in via Caduti dal Lavoro e mia mamma di nome fa Assunta… Ma una donna con un nome così che figlio poteva partorire se non un disoccupato cronico. Beato chi è ricco! Dicono che i soldi non fanno la felicità, figuriamoci la miseria… Ma dico io! Danno la numerazione ai Papi che sono benedetti… la dessero pure a noi senza lavoro… che siamo poveretti! Almeno così, contiamo qualcosa!Vi illustro la mia giornata tipo: sveglia ore 10 del mattino tanto è inutile svegliarsi prima, colazione a scrocco giù al Bar..bone insieme a Peppino il Bitontino altro disoccupato. Quando entri al bar ci sono sempre i colletti bianchi ben vestiti che non si fanno mai i fatti loro…”Disoccupato, che cosa hai fatto al concorso?” “Al concorso sono stato preso! Preso sì, ma per il culo!” E non è vero che il motivo per cui mi scartano sempre è perchè leggo poco! Quando finiamo la colazione io e Peppino il bitontino andiamo alla Feltrinelli a leggere a scrocco. Mia madre mi chiede e Peppino il Bitontino che fa? Niente mi gira le pagine. Alla Feltrinelli c’è la sala lettura, ti scegli un libro e quando hai finito di leggerlo gli fai una piega e lo metti in fondo alla pila di libri perché li devono vendere, lo metti in fondo così quando torni lo ritrovi. Il giorno seguente lo riprendi e gli fai la piega, che poi a furia di mettere le orecchie al libro è diventato una fisarmonica. L’altro giorno sono andato e sono rimasto fregato perchè avevano venduto l’ultima copia. Ora mi tocca aspettare la ristampa. Adesso vi lascio perchè devo andare al sindacato!!
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